Dopo il platino, l'argento è forse il metallo più indossato dalle star del grande schermo, specialmente nei film in bianco e nero. Riflette la luce, rendendo allo stesso tempo maestosa e pura la persona che lo indossa.
I ricami fatti a mano in argento decoravano gli abiti nel 17° e 19° secolo, mentre il paillettes degli anni del Charleston ha illuminato i vestiti. Poi l'argento ha cominciato ad essere come lo conosciamo noi: un'eco da una galassia molto, molto lontana.
Stava iniziando una "Space Age", segnata dalla propria "Sputnik Couture" e ispirata dall'immaginazione di Isaac Asimov e Philip Dick. Guardando al futuro, la moda giocava con i riflessi argentei di materiali alternativi, come alluminio, plastica, plexiglass, carta e fibre ottiche.
Nel 1968, le missioni Apollo hanno reso tutti affascinati dalla Luna: persino il marchese Emilio Pucci disegnava stelle per le tute spaziali degli astronauti della Nasa sull'Apollo 15.
L'argento dominava il Glam Rock degli anni '70, quando la provocazione divenne moda. Il precursore di questa tendenza, naturalmente, fu lo "Starman" David Bowie con le sue psichedeliche tute spaziali lunari in formato maxi.
Oggi l'atmosfera post atterraggio lunare mantiene il suo fascino: lucida, opaca, scintillante, iridescente, ha solo bisogno di essere ostentata.